Geognostica e Geofisica

TDM srl Structural Testing, in collaborazione con Ingeco srls, integra i propri servizi di diagnostica strutturale implementanto indagini e prove per la caratterizzazione litologica, geomeccanica e geotecnica dei terreni, eseguite da professionisti con esperienza ventennale nel settore geofisico e geotecnico. Ben consci di come la verifica strutturale e l’efficacia di interventi di consolidamento siano dipendenti tanto dalle caratteristiche della struttura in elevazione quanto dalla tipologia e dalla risposta sismica dei terreni di fondazione.

Indagini Sismiche

Indagini Geoelettriche

Indagini Georadar

Geotecnica in situ

Indagini Sismiche

Il metodo MASW (Multichannel Analysis of Surface Waves) permette, tramite l’acquisizione delle onde superficiali di Rayleigh e Love registrate da una serie di geofoni lungo uno stendimento rettilineo e collegati ad un comune sismografo multicanale, la ricostruzione di un profilo verticale di velocità delle Onde di Taglio (Vs). Le Onde superficiali sono facilmente generate da una sorgente sismica quale, ad esempio, una mazza battente. L’acquisizione può avvenire con energizzazione verticale e l’utilizzo di geofoni verticali (ZVF) oppure con energizzazione trasversale, utilizzando geofoni orizzontali (THF). Campi di applicazione: - Definizione della Vs30 - Definizione della Categoria di Suolo - Modellazioni e studi di Risposta Sismica Locale - Microzonazioni sismiche - Studio dissesti franosi
La prospezione sismica a rifrazione è una metodologia di indagine basata sulla misura dei tempi di percorso che le onde elastiche (onde P e onde S), generate in un punto-sorgente, impiegano per il raggiungimento dei ricevitori (geofoni) disposti sulla superficie del terreno ed allineati con il punto di energizzazione. Le distanze tra i geofoni ed il punto di energizzazione sono scelte in funzione dello spessore e delle tipologie di materiale che si intendono indagare. Così facendo si può arrivare a calcolare sia la velocità di propagazione delle onde P ed S e lo spessore degli strati da esse attraversati. Il principio si basa sull’ipotesi che il sottosuolo è costituito da un limitato numero di strati piano/paralleli, ognuno dei quali caratterizzato da velocità sismica costante sia verticalmente che lateralmente e che la velocità aumenti con la profondità. Campi di applicazione: - Studio del sottosuolo tramite il rilievo della velocità delle onde P ed S - Analisi di attenuazione anelastica del materiale investigato - Determinazione del fattore di qualità Q e caratterizzazioni di tipo geofisico/geomeccanico - Determinazione dei moduli dinamici dei terreni - Ricerche litostratigrafiche - Ricerche tettonico/strutturali - Ricerche idrogeologiche - Studio di movimenti franosi - Cartografia geologica
La prospezione sismica a riflessione, più complessa nell’esecuzione, nell’analisi dei dati e nell’interpretazione della sismica a rifrazione, è una sofisticata metodologia di indagine che viene usata per la ricostruzione, con maggiore risoluzione e profondità, dell’assetto stratigrafico e strutturale dell’area investigata, per il rilevamento delle variazioni laterali litologiche, per lo studio delle strutture geologiche quali pieghe, faglie, trappole petrolifere, dissesti profondi. È la metodologia di prospezione geofisica più utilizzata nell’esplorazione del sottosuolo dall’industria petrolifera e da quella geotermica. Nell’utilizzo di tale tecnica di indagine geofisica, al fine di definire i parametri di acquisizione, come la lunghezza della registrazione, l’intervallo di campionamento, la distanza tra i geofoni, il tipo di stendimento, il far-offset o il near-offset (solo per citarne alcuni), è indispensabile avere ben noto “cosa vogliamo vedere”, da cui deriva “cosa ci occorre per vederlo”, da cui deriva “come ottenere ciò che ci occorre per vederlo”. Pertanto, una propedeutica valutazione delle caratteristiche del sito e degli obbiettivi di ricerca fornisce fondamentali informazioni sull’applicabilità del metodo, ma niente può sostituire un’attenta ed esperta analisi di un test sul campo (field walkaway test data). La fase di elaborazione dei sismogrammi acquisiti in campagna (processing) viene eseguita mediante l’utilizzo di software dedicati e ad elevate prestazioni e consente di ottenere la sezione stack finale. L’utilizzo della tecnica a riflessione ultra-superficiale avviene per l'individuazione e la definizione dell’assetto stratigrafico e strutturale dei corpi geologici (stratificazione, geometrie deposizionali, discordanze, sovrascorrimenti, faglie, cavità, etc.) da poco a mediamente profondi (da pochi metri a 500 metri di profondità) ed è uno dei metodi d'indagine più efficaci per la ricostruzione di morfologie sepolte al di sotto della superficie terrestre. In ogni caso, la capacità di riconoscere i limiti del metodo, di modificare i parametri di acquisizione, di cambiare strumentazione o di decidere di terminare l’acquisizione è una nostra caratteristica professionale che garantisce qualità. Campi di applicazione: - Ricerche di tipo tettonico - Ricerche di tipo strutturale - Ricerche e ricostruzioni litostratigrafiche - Idrogeologia - Analisi di fenomenologie carsiche - Individuazione cavità - Modellazioni geologiche - Idrogeologia
Le sismiche eseguite in foro di sondaggio sono utili per ottenere una sismostratigrafia dettagliata del sottosuolo e risultano efficaci nel definire al meglio le stratigrafie complesse. Lo scopo di tali prove consiste nel determinare la velocità di propagazione, all’interno del litotipo in esame, delle onde di compressione (onde P) e di taglio (onde S). Campi di applicazione: - Determinazione della velocità onde di compressione (P) e di taglio (S) - Definizione dei moduli elastici dinamici dei materiali
Tale metodo, il cui nome deriva da Refraction Microtremor, utilizza la stesso array di una masw o di una sismica a rifrazione, geofoni a bassa frequenza ma, anziché registrare la perturbazione sismica indotta da una energizzazione, registra, per un periodo temporale compreso tra 20 e 30 secondi, i microtremori. Campi di applicazione: - Definizione della Vs30 - Definizione della Categoria di Suolo - Modellazioni e studi di Risposta Sismica Locale - Microzonazioni sismiche di dettaglio
Indagine sismica passiva HVSR è in grado di individuare le frequenze caratteristiche di risonanza dei terreni. Viene particolarmente usata negli studi di microzonazione sismica e per la progettazione di edifici antisismici, inoltre la versatilità di questo tipo di indagini permette anche di ottenere le frequenze di risonanza di un edificio, per poi confrontarle con quelle del terreno. La tecnica consiste nell’effettuare registrazioni del rumore ambientale tramite un tromometro digitale collegato ad un sismografo. Campi di applicazione: - Microzonazioni sismiche - Individuazione frequenza caratteristica di sito
In questo metodo si devono effettuare acquisizioni tramite array circolari; è una metodologia poco utilizzata in quanto richiede innanzitutto grandi spazi (basti pensare ad array circolare con diametro non inferiore a 50 m). Campi di applicazione: - Definizione della Vs30 - Definizione della Categoria di Suolo - Modellazioni e studi di Risposta Sismica Locale - Microzonazioni sismiche

Indagini Geoelettriche

L’indagine geoelettrica consiste nella determinazione dei valori di resistività elettrica che caratterizzano il sottosuolo. I metodi geoelettrici si basano sull’immissione di correnti elettriche nel terreno con due o più elettrodi. Misurando la differenza di potenziale tra gli elettrodi disposti secondo diversi tipi di configurazioni geometrica (Wenner, Schlumberger, Dipolo-Dipolo, Polo-Dipolo solo per citarne alcuni) è possibile determinare i valori di resistività del terreno. Ciò permette di ottenere importanti informazioni nell’ambito delle ricerche idrica, nello studio di volumi contaminati, nello studio delle geometria delle strutture geologiche sepolte ed in campo archeologico. Campi di utilizzo: - Verifica di discontinuità strutturali (faglie, superfici di scorrimento etc) - Verifica presenza o ricerca di falde acquifere - Studio di fenomeni di inquinamento nei suoli o nella falda - Ricerca acqua - Definizione volumi contaminati - Ricerca cavità nascoste o sepolte - Ricerche stratigrafiche - Individuazione perdite sottoservizi - Studio delle frane - Modellazioni geologiche
Il metodo dei sondaggi elettrici verticali (o SEV) rappresenta un metodo per indagare la variazione della resistività con la profondità. Tale tecnica prevede una serie di misure di resistività da effettuarsi con distanze progressive crescenti tra gli elettrodi di corrente (A-B) e di potenziale (M-N), secondo un dispositivo quadripolare di vario tipo. La corrente viene immessa nel terreno attraverso i due elettrodi esterni A e B; la differenza di potenziale generata nel sottosuolo al passaggio di corrente tra A e B viene misurata tramite i due elettrodi centrali M ed N. Dalle misure di differenza di potenziale (ddp) e di intensità di corrente (I) si ricava la resistività apparente (R) del terreno. Aumentando la distanza fra gli elettrodi A-B ed M-N si possono estendere le misure a strati sempre più profondi. Riportando i valori di resistività apparente su un diagramma bilogaritmico si costruiscono le curve di resistività apparente dalle quali, con l`ausilio di un modello matematico, è possibile risalire ai valori delle resistività reale e allo spessore degli strati a diversa resistività.
Le prospezioni multielettrodiche vengono eseguite attraverso l’effettuazione di numerose misurazioni di resistività apparente utilizzando quadripoli disposti appositamente lungo profili, utilizzando un certo numero di elettrodi (in genere almeno 48) di solito equispaziati lungo la linea di indagine, che possono essere comandati da un georesistivimetro programmabile, in modo da poter, di volta in volta, operare in immissione di corrente (A, B) o in misurazione del potenziale (M, N). I dati così acquisiti vengono successivamente processati mediante algoritmi matematici che consentono la definizione di sezioni elettroresistive bidimensionali, nelle quali si possono evidenziare variazioni di resistività sia in senso verticale (come nei SEV) che lungo il profilo di indagine. Attraverso l’utilizzo di particolari e complesse configurazioni elettrodiche disposte su aree e non più solamente su array lineari e tramite l’utilizzo di potenti softwares di possono ricavare modelli 3D di resistività del sottosuolo.

Indagini Georadar

Le indagini georadar sono spesso utilizzate per l’individuazione strutture interrate (sottoservizi, serbatoi, manufatti di ogni tipo) e in campo archeologico per la ricerca di resti sepolti. Il principio su cui si basa il metodo è incentrato sulla capacità che ha lo strumento di emettere segnali in radiofrequenza e di registrare le onde elettromagnetiche irradiate di ritorno dagli oggetti presenti nel mezzo indagato. Gli eventuali oggetti presenti nel sottosuolo producono delle immagini radar dette radargrammi caratterizzate da forme iperboliche. Per quanto detto sopra la metodologia georadar consente di individuare molti tipi di anomalie presente nei primi metri di sottosuolo, permettendo rilievi veloci e risposte immediate a fronte di costi relativamente contenuti. La metodologia e le varie configurazioni di acquisizione permettono di indagare anche aree di notevoli dimensioni. Gli orizzonti e gli oggetti riflettenti per questa tecnica possono essere: - contatti geologici; - giunti di stratificazione; - piani di fratturazione; - cavità naturali e artificiali; - tubazioni di natura varia; - tondini di ferro nel cemento armato; - preesistenze architettoniche interrate. Campi di applicazione: - Archeologia preventiva - Bonifica preventiva - Ricerca manufatti nel sottosuolo - Ricerca perdite tubazioni - Ricerca perdite condutture - Ricerche archeologiche - Monitoraggio ambientale - Ricerca di cavità sotterranee - Ricerca reti sottoservizi

Indagini Geotecniche in Situ

Le prove penetrometriche vengo eseguite al fine di ottenere un profilo continuo di resistenza del terreno e una conseguente caratterizzazione geotecnica delle varie unità individuate. Con la prova statica CPT (Cone Penetration Test) una punta conica con apertura a 60° avanza a velocità costante nel terreno; la colonna di aste che fa avanzare la punta è protetta da una tubazione di rivestimento, avente diametro esterno uguale a quello della punta. Si fa penetrare alternativamente la punta, la tubazione e tutt e due insieme per tratti di 10 cm, misurando rispettivamente la resistenza alla punta (Rp), la resistenza laterale (Rl) e la resistenza totale (Rt). Tali indici di resistenza vengono correlati alle caratteristiche meccaniche dei terreni attraversati. In aggiunta a ciò, con la prova CPTU è possibile misurare le pressioni neutre presenti nei terreni investigati tramite l’utilizzo di un’apposita punta elettrica dotata di particolari sensori (Piezocono). E’ una prova particolarmente adatta a terreni a grana fine (coesivi e sabbia fine). Con la prova dinamica continua SCPT (Standard Cone Penetration Test) si misura la resistenza alla penetrazione di una punta (con apertura a 60° o 90°) infissa a percussione; permette di ricostruire un profilo di resistenza espressa in numero di colpi per unità di avanzamento. Tramite l’utilizzo di correlazioni note, è possibile stabilire una relazione tra il numero dei colpi e la densità relativa (Dr) e, da questa, ottenere altri parametri geotecnici, il principale dei quali è l’angolo di attrito. E’ una prova particolarmente adatta a terreni incoerenti.
Il sondaggio ambientale viene eseguito prelevando un campione di terreno disturbato alla profondità desiderata, tramite un campionatore a parete grossa con pistone, che viene infisso nel terreno mediante percussione. Il campionatore è dotato di fustella portacampione interna in pvc trasparente.
Il campionatore Shelby, costituito da una fustella in acciaio zincato, permette di prelevare campioni di terreno indisturbati, tramite infissione nel terreno. La fustella, dopo aver prelevato il terreno alla profondità desiderata, viene chiusa ermeticamente.

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